La forza mentale nel tennis: cos’é e come si può allenare
La forza mentale nel tennis: cos’é e come si può allenare
Rafael Nadal ha scritto: “Il tennis, più degli altri sport, è un gioco della mente. Il tennista che riesce a provare sensazioni positive per la maggior parte del tempo, quello capace di isolarsi meglio dalle proprie paure e dagli sbalzi di umore che un match importante inevitabilmente comporta, alla fine trionferà come numero uno del mondo.”
L’ esperienza dei campioni
Roger Federer ha affermato: “una delle chiavi del mio rendimento è l’aver introdotto nella mia normale attività di allenamento un programma di mental imagery. Visualizzo me stesso mentre raggiungo la vittoria utilizzando immagini vivide, emozionali e potenti che rappresentano ogni azione della mia partita…. Rinforzo queste immagini positive con la visualizzazione di vittorie del passato, ritrovando le sensazioni che avevo provato in quelle occasioni.”
Non solo i campioni più celebri e i professionisti ma anche gli amatori e i giocatori di circolo sanno bene, avendolo sperimentato di persona, che il tennis è probabilmente lo sport in cui i fattori di stress psicologico sono più presenti e le componenti mentali ed emotive più rilevanti e decisive.
ll tennis come Sport di Situazione
- le situazioni sono altamente imprevedibili e variabili. Variano gli avversari, le superfici di gioco, il tipo di palle, la durata della partita, le condizioni atmosferiche e ambientali
- ci sono frequenti interruzioni (che possono essere fonte di distrazione e deconcentrazione) e una continua alternanza fra fasi di gioco attive e pause
- non c’è il pareggio, dal campo si esce vincitori o vinti; e il risultato può essere messo in discussione fino all’ultimo punto del match: la pressione, dunque, non si attenuafino alla fine della partita
- gli spettatori durante gli scambi assistono in silenzio o quasi, ampliando le sensazioni di “solitudine” e di pressione psicologica;
- in molti tornei non esiste la possibilità di avere il maestro/allenatore in panchina, il giocatore in campo è da solo o al massimo in due a decidere la tattica e la strategia da adottare
I fattori psicologici
Il tennis, infatti, è uno sport in cui:
A qualsiasi livello, tra giocatori con simile preparazione tecnica e fisica, il risultato della partita è spesso determinato da fattori psicologici come la fiducia, la determinazione e la concentrazione, la FORZA MENTALE più o meno spiccata nei giocatori.
Consapevole dell’ importanza della Forza Mentale nel tennis, la Federazione Italiana Tennis ha inserito, come obbligatoria per le Scuole Tennis di livello Standard, Super e Top, la figura del Preparatore Mentale. Chi scrive, già da molti anni psicologo clinico e dello sport, ha conseguito questa qualifica frequentando uno dei corsi organizzati dalla FIT a tal fine.
Il Mental Training è un allenamento sistematico per potenziare le abilità psicologiche, gli atteggiamenti mentali e le risorse emotive; è una pratica costante e duratura nel tempo mirata a sentirsi pronti non solo fisicamente ma anche mentalmente prima dell’inizio di una gara e a gestire il singolo evento e l’ intera stagione agonistica nel modo migliore.
Finalità del Mental Coaching nel Tennis
Le finalità della Preparazione Mentale è sviluppare, tramite esercizi sistematici e attività di sperimentazione diretta in palestra o sul campo, aspetti quali:
- la capacità di pianificare e verificare obiettivi stimolanti ma realizzabili di miglioramento (tecnici ma anche psicologici!)
- l’ automotivazione, la determinazione e l’ autoconvinzione
- la capacità di immaginare e visualizzare gesti tennistici, situazioni della partita, successi e sensazioni positive del passato o del futuro, al fine di favorire l’ apprendimento tecnico, l’ elaborazione di strategie efficaci di gara, la fiducia nelle proprie risorse e capacità
- l’ apprendimento di tecniche di rilassamento e di meditazioneche aiutano ad ampliare la respirazione, percepire le tensioni corporee e rallentare il flusso continuo di pensieri, l’attività incessante della mente, il vortice agitato delle emozioni
- la capacità di utilizzare tutta la propria energia e “grinta” nei momenti cruciali dell’ impegno sportivo
- la consapevolezza e il saper gestire, senza perdere efficacia e lucidità, i momenti di ansia o di rabbia derivanti da imprevisti o altre situazioni stressanti
- l’ attitudine a sviluppare un dialogo interno, il self talk, con pensieri e frasi auto motivanti, che suscitino cioè concentrazione ed energia positiva e incrementino l’ autoconvinzione; anziché pensieri inappropriati che influenzano sfavorevolmente lo stato emotivo e l’ esito della prestazione
I benefici
Per il tennista, di qualsiasi livello agonistico o tecnico, l’ allenamento mentale può così migliorare il saper:
- gestire la tensione e l’energia fisica e mentale
- dosare l’alternanza fra attivazione e rilassamento, e i cambi repentini di concentrazione
- ripartire da zero dopo un colpo sbagliato, sfortunato o mal giudicato da giudici, ovvero azzerare i pensieri sui colpi e sui punti precedenti
- mantenere la lucidità durante gli scambi e nel corso della partita
- interrompere uno stato emozionale negativo, per entrare in uno stato potenziante, di fiducia in se stessi
- lasciar andare, almeno in alcuni momenti, qualsiasi distrazione esterna e pensiero interferente o giudizio castrante, per essere concentrati e presenti nel “qui ed ora”, completamente immersi nel piacere dello sport