Il Mental Coaching nello Sport: istruzioni per l’ uso
Il Mental Coaching nello Sport: istruzioni per l’ uso
Nel lavoro con gli sportivi l’approccio che seguo si basa su alcuni passaggi e metodologie fondamentali, che provo a descrivere in modo sintetico.
Analisi iniziale: motivazioni, punti di forza e criticità
La prima tappa è sempre quella di aprire un dialogo con l’atleta e se possibile anche con il suo allenatore per identificare le caratteristiche generali dell’ approccio dell’atleta stesso con il suo sport e con i due momenti salienti della pratica sportiva, ovvero l’allenamento e la competizione. Cerco quindi di capire anche in che modo e da quanto tempo l’atleta ha cominciato quello sport e soprattutto da quanto tempo e quanto sta impegnandosi in una attività agonistica veramente significativa. Fondamentale è comprendere se la sua motivazione, la sua passione e il suo coinvolgimento attuale sono completi o se c’è qualche situazione interna o esterna che crea delle ambivalenze o dei dubbi nella sua pratica sportiva.
Se ci sono problematiche rilevanti nella motivazione complessiva, nell’ approccio dell’ atleta allo sport prendo in esame queste problematiche, altrimenti approfondisco la situazione attuale. Lo intervisto pertanto al fine di evidenziare i punti forti a livello psicologico ovvero le abilità mentali ed emotive che l’ atleta ritiene di avere e lo aiuto poi ad individuare i punti deboli, le criticità e le difficoltà che percepisce e che lo limitano nella piena espressione delle sue potenzialità tecniche e atletiche.
Obiettivi di miglioramento
Dopo questo assessment iniziale, indirizzo l’ atleta a definire alcuni obiettivi di miglioramento, che non siano solo relativi ai risultati che vorrebbe raggiungere ma allo sviluppo delle capacità che intende perseguire, sia a livello tecnico e fisico ma anche e soprattutto a livello mentale; e al processo di sviluppo che mira a intraprendere.
Questa focalizzazione degli obiettivi (articolati a breve, medio e lungo termine, se possibile) è una tappa fondamentale, perché aiuta a sostenere e rinforzare la motivazione; se opportunamente condivisa con l’ allenatore, diventa anche la base per fornire dei feedback periodici e sistematici, sia da parte del mental coach che dell’ allenatore stesso.
Tecniche e Metodi di Mental Coaching con gli atleti
In connessione quindi con gli obiettivi attuali individuati a breve e medio termine soprattutto intervengo con l’atleta nelle tappe successive utilizzando alcune tecniche principali che sono :
- il self talk, ovvero dialogo interno (individuazione di frasi-stimolo o parole-chiave personali) da utilizzare in modo mirato subito prima di una gare o nelle pause al fine di sviluppare:
- fiducia in sé ed autoconvinzione
- serenità e flow
- concentrazione nel “qui ed ora”
- focalizzazione su specifici gesti tecnici o approcci alla partita
- la visualizzazione, ovvero lo sviluppo della capacità di immaginare con tutti i sensi, richiamare e “ancorare” esperienze positive del passato e/o migliorare le abilità mentali e le capacità tecniche attraverso l’ allenamento ideomotorio mirato all’ apprendimento di nuovi skills.
Queste sono le due tecniche fondamentali, che utilizzo fin dai primi incontri in modo graduale e congiunto, al fine di offrire subito all’ atleta un supporto concreto e che gli dia fiducia e convinzione; e per avere negli incontri successivi un feedback che ci consente di mettere a punto, proseguire il processo di mental coaching e approfondire l’ uso di queste (spesso potentissime!) tecniche.
A queste tecniche affianco poi altre metodologie di lavoro, quali:
- il rilassamento psicofisico per affrontare costruttivamente ansia e stress
- lo sviluppo della gestione delle emozioni e dell’ intelligenza emotiva tramite la proposta di scrivere un diario personale, gli esercizi bioenergetici e altri strumenti di supporto
L’uso del diario per esempio è una modalità efficacissima per annotare (anche in modo breve purchè costante) e valorizzare alcune fra le molteplici sensazioni che un atleta vive sia durante gli allenamenti che nel corso delle gare e poter commentare in che misura è stato dominato da emozioni e sensazioni negative o al contrario è riuscito a gestire costruttivamente le emozioni e mettere in atto le proprie abilità mentali e le tecniche eventualmente sperimentate negli incontri di mental coaching.
Esempi di Obiettivi
In generale, gli obiettivi più frequentemente presenti, con particolare riferimento agli sport individuali, sono relativi ad aspetti quali :
- il supporto alla pianificazione degli obiettivi e alla motivazione sportiva
- la crescita del senso di autoefficacia e dell’ empowerment, connesso con il proprio impegno e responsabilità
- la gestione delle emozioni negative e positive
- la capacità di controllare e canalizzare l’ansia e lo stress
- il riuscire a conciliare la determinazione agonistica, la grinta e la volontà di vittoria con il piacere intrinseco del gesto sportivo e della attuazione delle proprie abilità al di là del risultato
- lo sviluppo del flow come pieno coinvolgimento nel “qui e ora”, nel “cavalcare l’ onda” del proprio impegno sia in allenamento che nelle gare più rilevanti
- l’aumento della concentrazione e della continuità mentale nel corso delle gare e alla ripresa dopo le pause